An Olympic Swimming Pool on the Sea for Taranto 2026

19 Giugno, 2023

Una piscina olimpica sul mare per Taranto 2026

Un nuovo progetto lungo il waterfront farà da driver alla rigenerazione della città di Taranto, in Puglia. In vista della ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo, che si terrà dal 13 al 22 giugno del 2026 e che ha visto scegliere Taranto come città ospitante, la grande macchina degli interventi si è messa in moto per accogliere l’importante manifestazione che torna in Puglia per la seconda volta dopo l’edizione del 1997. Cinquanta le strutture sportive coinvolte nell’evento, di cui 45 già esistenti. Tra le nuove costruzioni, che saranno tutte realizzate a Taranto, oltre ad un nuovo stadio calcistico da 20.000 posti, un centro nautico per 1000 spettatori per le gare di vela, canottaggio e kayak e tre impianti di quartiere – il Complesso Magna Grecia con 200 posti per la pallacanestro, il Complesso Salinella per la ginnastica e il Complesso Paolo VI per gli allenamenti – , vi sarà un impianto natatorio per 2000 spettatori con una piscina olimpica coperta (50 x 21 m) e un’altra scoperta (35 x 25 m). Il sito identificato è lungo la linea di costa tarantina, nei pressi della storica area di Torre d’Ayala.

Quest’ultimo è stato di recente assegnato allo studio MDU Architetti di Prato (Alessandro Corradini, Cristiano Cosi, Marcello Marchesini), quale esito di un concorso internazionale di architettura indetto con l’obiettivo di caratterizzare il waterfront della città con un segno iconico che potesse, al tempo stesso, integrarsi con un’area di notevole interesse paesaggistico. Selezionato tra 37 candidature, il progetto vincitore della nuova piscina olimpionica è stato ritenuto lodevole per “l’integrazione percettiva con il mare e con il contesto identitario, storico e paesaggistico dell’area di Torre d’Ayala”. Il complesso progettato si distingue inoltre per “la riconoscibile ma equilibrata ‘iconicità’ architettonica, che conferisce a questo nuovo attrattore della città pubblica una significativa potenzialità di riconfigurazione e rigenerazione del contesto urbano”.

Identificazione dell’area di progetto. (Fonte: MDU Architetti, 2023; http://mduarchitetti.it/).

Il sito individuato per il progetto si colloca a cavallo di un importante salto di quota del terreno, consentendo la realizzazione di un edificio-ponte tra il livello della strada e quello del mare, rendendo così accessibile un’area costiera attualmente non in uso. Il progetto, organizzato su tre livelli degradanti, si inserisce nel contesto armonizzandosi senza contrappunti formali, ad eccezione della grande copertura leggera della piscina. Visto dal mare, il nuovo stadio si presenta con gradonate che assecondano l’orografia del luogo riprendendo la geografia a bastioni del Mediterraneo e le linee di pendenza e offrendo l’orizzonte marino come sfondo naturale di ogni attività. Inoltre, i colori dei manufatti si mescolano con i colori della terra e della macchia mediterranea.

Tavola di progetto con distribuzione funzionale dell’area. (Fonte: MDU Architetti, 2023; http://mduarchitetti.it/).

Infine, l’articolazione fra spazi collettivi all’aperto e spazi specialistici al chiuso, sviluppata in maniera coerente e innovativa, organizza in modo chiaro ed efficace i flussi legati alla fruizione sportiva e quelli legati ai percorsi distributivi delle differenti funzioni inserite. Le scelte funzionali e programmatiche, quelle costruttive e dei materiali, le soluzioni tecnologiche e impiantistiche adottate, in particolare in riferimento all’uso intelligente dell’acqua e dell’energia (recupero e riuso, contenimento dei consumi, cogenerazione), prefigurano uno scenario di elevata sostenibilità per il nuovo Stadio del Nuoto di Taranto anche nell’ottica della fruizione e della gestione di lungo periodo, quale eredità dei Giochi del Mediterraneo. L’importo dei lavori è stato calcolato in 15 milioni e 700 mila euro.

Rendering dell’interno della piscina coperta. (Fonte: MDU Architetti, 2023; http://mduarchitetti.it/).

Il progetto dello studio MDU Architetti – che fra le varie opere ha già firmato il Vilnius National Concert Hall in Lituania, il centro I principi d’Italia a Chuzhou in Cina, il centro culturale Words of El Lissitzky a Novosibirsk, in Russia – si integra quindi con il parco costiero, con le sue significative tracce archeologiche e con la presenza della torre settecentesca di accesso. Al tempo stesso, permetterà di connettere la città al mare da un punto di vista ecologico-fruitivo, visivo e paesaggistico creando uno sbocco verso il mare attraverso lo spazio pubblico, creando servizi comuni di qualità e realizzando un’opera sostenibile, rivolta al contenimento dei consumi energetici e a un minore impatto ambientale.

Ancor prima di essere un appuntamento con lo sport di livello internazionale, i Giochi dovrebbero – nell’idea degli amministratori – contribuire a restituire alla città il suo ruolo di centro nevralgico del Mediterraneo.

I Giochi del Mediterraneo sono una manifestazione olimpica multidisciplinare, alla quale partecipano le delegazioni sportive delle nazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo, e si svolgono ufficialmente ogni quattro anni dal 1951. L’edizione 2026 sarà fondata sui più avanzati criteri di sostenibilità, con l’obiettivo di essere fonte di ispirazione per le altre città del Mediterraneo, e, al tempo stesso, minimizzando il consumo di risorse e gli impatti ambientali.

La copertura del nuovo Stadio del Nuoto vista dal mare e da terra. (Fonte: MDU Architetti, 2023; http://mduarchitetti.it/).


IMMAGINE INIZIALE | Il nuovo Stadio del Nuoto di Taranto visto dal mare. (Fonte: MDU Architetti, 2023; http://mduarchitetti.it/).



Article reference for citation:

MORETTI, Marta. “Una piscina olimpica sul mare per Taranto 2026”. PORTUS | Port-city relationship and Urban Waterfront Redevelopment, 45 (June 2023). RETE Publisher, Venice. ISSN 2282-5789.
URL: https://portusonline.org/an-olympic-swimming-pool-on-the-sea-for-taranto-2026/

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