Oslo’s Harbour Promenade between the city and the fjord

20 Gennaio, 2018

As in many other European port cities, the transformation of the waterfront in Oslo – one of the major urban planning initiatives during the past century – is taking place where port activities in the central area have being moved out and replaced by residential and commercial development. Oslo port authority (Oslo Havn KF), which remains the owner of the land, promotes, as key regeneration project, a continuous harbour promenade, nine kilometres long, outlining the waterfront from Kongshavn, in the east, to Frognerkilen in the west. When fully developed, it will be 20 metres wide on average offering space for street life, events and recreation, art and architecture, sports and leisure, shopping, swimming and strolling. With its adjoining parks and urban spaces, the promenade makes the Fjord City accessible to everybody in Oslo, connecting the city to the fjord.

On the basis of a political decision in 2008, a binding collaboration between Oslo’s municipal agencies and Oslo Havn KF started in 2012. Following a bidding process, White Architects were named to develop a strategy plan and a set of principles for the promenade in 2013. An extensive participation by both, members of the public, players and customers, during workshop, open meetings and consultation, was conducted in the port and the promenade was officially opened in June 2015, when a continuous route had been established with temporary and permanent sections. The port authority made a big contribution to ensuring the opening. As in many other ports, relations between with the municipal authorities have been challenging for many years.

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Tjuvholmen, Astrup Fearnley Museum. (@ Tord Baklund)

Oslo Havn KF, as property owner, supported the investment, while looking for private players to establish their activities along the promenade. Part of the port authority’s approach has been to help achieve the city’s ambitions for urban development, look after its own interests as owner of the land, and ensure that maritime activities in the city centre retain operating conditions in joint use with the promenade. At the same time, the City of Oslo conducted urban living surveys on regular basis, collecting needs and suggestions, aiming at a joint use between port and city. Oslo is a port city and it has a maritime cultural history of great significance.

What distinguishes Oslo from many other cities is the conscious decision to divide the promenade into several different sections, each with its own identity: nine sections, with a different character in each neighbourhood, but with a common signage programme. The port’s existing orange programme for quay fronts, bollards and lifebuoys was used as unifying element for the visual identity of the promenade in the form of standard shipping containers standing on edge. Highly visible in colour and size, they also provide information and illustrate the significance of containers as a transport mode. A dedicated facility for the harbour promenade, known as the Kiosk, was also established.

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Sørenga Sea. (@ Tord Baklund)

Main aim for the Port Authority was to provide space for art and culture and to be experienced safely and securely at all times of the day. While most waterfront areas in central Oslo have being gentrified, becoming exclusive and expensive, it was important that the harbour promenade provides free and “unrefined” space for all, creating temporary installations to test the public appreciation and their economic sustainability. If successful, the idea can later become a permanent feature. This means that the promenade constantly presents new features and surprises, in line with the completion of the new urban districts. Through its collaboration with private players, the port authority has established test beds such as “Shed 13” (indoor skating rink), “Vippa” (a food hall with concerts and other cultural programmes) and “SALT” (an art project combining culture with dining).

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Skur 13 Fillipstadkaia. (@ Frode Sandbech)

Oslo Havn promotes on the waterfront an annual event called “Along the Harbour”, aimed to build a positive reputation with the city’s residents. More than 10.000 visitors have been attracted each year since the event began in 2011. A guide, explaining what a port is and what space it requires on the water and on land, has also been realised.

Work on developing the harbour promenade has helped to improve collaboration with the municipality. Through close dialogue and by enhancing knowledge of the port’s role, mutual respect for each other’s goals and operation has increased.


Head Image: Havnepromenaden Hovedbilde. (@ Didrick Stenersen)


La ‘promenade’ portuale ad Oslo, tra la città e il fiordo

Come in molte altre città portuali europee, la trasformazione del waterfront di Oslo – uno dei principali interventi di pianificazione urbana del secolo scorso – avviene nel momento in cui le attività portuali nella zona centrale sono state spostate all’esterno e vengono sostituite da uno sviluppo di natura residenziale e commerciale. L’autorità portuale di Oslo, Oslo Havn KF, che è il proprietario dei terreni, promuove, come progetto chiave di rigenerazione, una passeggiata lunga nove chilometri che definisce il lungomare di Kongshavn, a est, sino a Frognerkilen ad ovest. Una volta completata, la passeggiata sarà larga circa 20 metri in media e offrirà spazi per attività all’aria aperta, eventi e spettacoli, arte e architettura, sport e tempo libero, shopping, nuoto e passeggiate. Considerando anche i vicini parchi e spazi urbani, la passeggiata rende Oslo, Città Fiordo, accessibile a tutti, collegando di fatto l’area urbana al fiordo.

Punto di partenza della trasformazione del waterfront è stata una volontà politica assunta nel 2008, e poi formalizzata nel 2012 come collaborazione stretta tra le agenzie comunali di Oslo e l’Oslo Havn KF. A seguito di un bando ad inviti, lo studio White Architects venne incaricato nel 2013 di sviluppare un piano strategico e la ‘filosofia’ per il waterfront. A seguito di un processo di partecipazione che ha visto il confronto tra cittadini, attori e committenti, con seminari e dibattiti pubblici, la passeggiata è stata ufficialmente aperta nel giugno del 2015, con la realizzazione di un percorso continuo costituito da una alternanza tra utilizzi temporanei e utilizzi permanenti. L’autorità portuale ha contributo in modo determinante ad assicurare l’apertura dell’opera, sostenendo l’investimento iniziale e al tempo stesso cercando di individuare privati che potessero stabilire le proprie attività lungo il waterfront. Come in numerosi altri porti, le relazioni tra porto e città sono state faticose per molti anni ma l’approccio dell’autorità portuale è stato quello di sostenere le aspirazioni di sviluppo urbano della città, prendendosi cura al tempo stesso dei propri interessi in quanto proprietario dei terreni e di garantire il mantenimento di alcune attività marittime in centro città in modo che venisse assicurato un uso misto dell’area.

Tjuvholmen, Museo Astrup Fearnley. (@ Tord Baklund)

Al tempo stesso, la città di Oslo ha effettuato regolarmente indagini sulla vita urbana, raccogliendo bisogni e suggerimenti, al fine di assicurare un uso condiviso tra porto e città. Oslo è infatti una città portuale con una storia culturale marittima di grande importanza che andava preservata.

Ciò che distingue il progetto del waterfront di Oslo dagli interventi in molte altre città è la scelta consapevole di suddividere il lungomare in diverse sezioni, ognuna con la propria identità: sono risultate nove sezioni, con un carattere specifico in ciascun quartiere, ma accomunate da un programma comune di segnaletica. Il colore arancione preesistente nel porto per alcuni elementi strutturali, è stato riutilizzato qui come elemento unificante per l’identità visiva del waterfront, sotto forma dei classici contenitori per il trasporto merci collocati in verticali lungo il bordo dell’acqua. Chiaramente visibili per colore e dimensione, essi sono anche utilizzati come punti informativi e come superfici espositive per raccontare l’importanza dei container quale modalità di trasporto. È stata inoltre allestito un chiosco per illustrare la passeggiata del porto.

Sørenga Sea. (@ Tord Baklund)

Scopo principale dell’autorità portuale era quello di fornire spazio all’arte e alla cultura in un’area che andava in modo sicuro in ogni momento della giornata. Mentre la gran parte delle aree del waterfront urbano di Oslo ha subito un processo di gentrificazione, diventando esclusiva e costosa, era qui importante garantire che la passeggiata fosse a tutti gli effetti uno spazio libero, aperto a tutti, e non troppo definito, in modo da poter accogliere installazioni temporanee che sarebbero poi state verificate quanto apprezzamento del pubblico e sostenibilità economica, per diventare poi, nel caso di una risposta positiva, utilizzi permanenti. Questo significa che il lungomare presenta costantemente nuove caratteristiche e funzioni, in accordo con il completamento dei nuovi distretti urbani limitrofi. Attraverso la collaborazione con gli attori privati, l’autorità portuale ha istituito degli usi sperimentali quali la pista di pattinaggio al coperto (Shed 13), il grande magazzino alimentare con concerti e altri programmi culturali (Vippa) e SALT, un progetto che combina cultura e arte con la ristorazione.

Skur 13 Fillipstadkaia. (@ Frode Sandbech)

Ogni anno, l’Oslo Havn promuove sul waterfront l’evento dal titolo “Lungo il Porto”, volto a costruire una immagine positiva del porto presso i residenti della città. Sin dalla sua prima edizione, nel 2011, ha attratto più di 10.000 visitatori ogni anno. È stata realizzata anche una guida, che illustra cosa sia un porto e quali siano le esigenze di spazi a terra e sull’acqua.

Lavorare ad un obiettivo comune quale quello di sviluppare il lungomare ha contribuito a migliorare la collaborazione tra porto e amministrazione comunale. Attraverso un dialogo stretto tra le due istituzioni, si è rafforzata la conoscenza del ruolo del porto, facendo crescere il reciproco rispetto per obiettivi e finalità.


Head Image: Havnepromenaden Hovedbilde. (@ Didrick Stenersen)


Article reference for citation:
ENGLISH Moretti Marta,“Oslo’s Harbour Promenade between the city and the fjord” PORTUS: the online magazine of RETE, n.34, December 2017, Year XVII, Venice, RETE Publisher, ISSN 2282-5789, URL: https://portusonline.org/en/oslos-harbour-promenade-between-the-city-and-the-fjord/ ITALIAN Moretti Marta,“La ‘promenade’ portuale ad Oslo, tra la città e il fiordo” PORTUS: the online magazine of RETE, n.34, December 2017, Year XVII, Venice, RETE Publisher, ISSN 2282-5789, URL: https://portusonline.org/it/oslos-harbour-promenade-between-the-city-and-the-fjord/

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