17 Biennale Architettura, Venezia 2021 HOW WILL WE LIVE TOGETHER?

27 Settembre, 2021

Venice (Italy) | 22 may – 21 November, 2021

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La 17. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia sarà aperta al pubblico dal 22 maggio al 21 novembre 2021, nelle sedi dei Giardini, dell’Arsenale e di Forte Marghera.

Curata dall’architetto, docente e ricercatore Hashim Sarkis, la mostra ha come tema un quesito “How will we live together?”, al quale è chiamata a rispondere l’Architettura, che “al pari delle altre espressioni artistiche, trova la sua ragion d’essere proprio nel profondo legame che ha con la vita e con la società, quando attraverso la sintesi creativa è capace di rappresentare tutti gli aspetti del vivere umano” (Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia).

La Biennale Architettura 2021 è infatti motivata dai nuovi problemi che il mondo sta ponendo all’Architettura ed ispirata dalle radicali revisioni che questa professione è in grado di proporre per affrontare le sfide contemporanee.

La mostra sarà organizzata su cinque “scale” (o aree tematiche), tre allestite all’Arsenale e due al Padiglione Centrale: Among Diverse Beings, As New Households, As Emerging Communities, Across Borders e As One Planet.

L’edizione 2021 ospiterà 112 Partecipanti provenienti da 46 Paesi, insieme ad alcune partecipazioni fuori concorso (Stations + Co-Habitats), ricerche sulle cinque scale tematiche e relativi casi di studio sviluppati da ricercatori provenienti dalle università di tutto il mondo, diversi progetti ed eventi speciali. Saranno 63 le partecipazioni nazionali che animeranno gli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e il centro storico di Venezia, con 4 paesi presenti per la prima volta alla Biennale Architettura: Grenada, Iraq, Uzbekistan e Repubblica dell’Azerbaijan.

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Veduta dell’Arsenale di Venezia. (Photo by Andrea Avezzù – Courtesy La Biennale di Venezia).

Anche il Padiglione Italia – sostenuto e promosso dal Ministero della Cultura, Direzione Generale Creatività Contemporanea – darà grande importanza alla capacità dell’Architettura di contribuire in modo significativo al miglioramento della qualità della vita e di rispondere adeguatamente ai mutamenti ambientali e sociali in atto.

Il curatore Alessandro Melis – architetto e docente dell’università di Portsmouth, direttore del Cluster for Sustainable Cities – ha scelto di dedicare la mostra alle “Comunità Resilienti”, coinvolgendo un team di esperti, studiosi ed attivisti, e puntando su competenze interdisciplinari. “Il Padiglione Italia sarà esso stesso una comunità resiliente, costituita da 14 sotto comunità, intese come laboratori operativi, centri di ricerca o casi studio, secondo due fondamentali direttrici: una riflessione sullo stato dell’arte in tema di resilienza urbana in Italia e nel mondo attraverso l’esposizione delle opere di eminenti architetti italiani, e un focus su metodologie, innovazione, ricerca con sperimentazioni interdisciplinari a cavallo tra architettura, botanica, agronomia, biologia, arte e medicina”.

Il percorso espositivo sarà quindi un’esplorazione e una riflessione sulla capacità di resilienza, di trasformazione, di adattamento e di evoluzione delle comunità, di fronte ai cambiamenti e alle sfide del nostro tempo, una capacità che spesso risiede nella creatività e nel contributo imprescindibile dell’Architettura.

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Padiglione Italia come esempio di comunità resiliente. Assonometria che mostra, in modo associativo, i temi delle sezioni e le relazioni con le comunità partecipanti nazionali ed internazionali. (Courtesy Italian Pavilion – Resilient Communities, 2021).

Il programma della Biennale Architettura 2021 sarà inoltre arricchito da alcuni Meetings on Architecture, a cui parteciperanno architetti e studiosi di tutto il mondo coinvolti in una serie di dialoghi sulle nuove sfide che investono l’architettura, sulla crisi prodotta dalla pandemia, sui cambiamenti climatici, sul ruolo dello spazio pubblico, sulle nuove tecniche di ricostruzione, sulle forme mutevoli dell’edilizia collettiva, sulle crescenti disuguaglianze razziali, sociali ed economiche, etc.

Agli architetti, che in questo particolare momento stanno svolgendo uno dei loro ruoli più importanti, quello di sintetizzatori di diverse forme di competenza e di espressione, la nuova edizione della Biennale di Venezia chiede quindi di proporre alternative capaci di risolvere problemi complessi, approcci pratici e soluzioni concrete per una vita migliore; di immaginare nuovi concetti spaziali in cui si possa vivere insieme condividendo valori universali; di guardare al futuro con determinazione e ottimismo.

 


Maggiori informazioni:

www.labiennale.org/it/architettura/2021

www.comunitaresilienti.com

 


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