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Il mare Mediterraneo, dal latino «in mezzo alle terre», evoca classicità, contaminazioni e clima mite immaginando di ritrovare tratti di un’identità comune. Un nuovo numero della collana editoriale di guide The Passenger entra nella collana con un volume dedicato al Mediterraneo. Un racconto interdisciplinare, articolato su una decina di saggi, che restituisce le infinite sfaccettature del mare nostrum, visto da diverse angolature. In apertura, i numeri, precisi e circonstanziati, inquadrano l’area e definiscono il campo di indagine – dai morti annegati durante le migrazioni all’aumento della temperatura dell’aria, alla plastica che finisce in mare – ma i racconti nei diversi saggi sviluppano alcuni aspetti che ci aiutano a capire la ricchezza di questa parte del mondo e la sua complessità, mai come oggi attuale e strategica: dalla storia al cibo, dalla pesca al clima, dallo stile di vita all’emergenza politica delle emigrazioni, dal tema dei confini e delle convivenze a quello degli scambi commerciali e portuali.
Apre il volume Leila Slimani, scrittrice e giornalista franco-marocchina, ribadendo il ruolo dell’Europa e del suo messaggio originario come luogo di mutua assistenza e di cooperazione, basato sulla riduzione dei confini e su una più intensa circolazione delle persone, dei beni e delle idee. Oggi quel principio democratico è messo in discussione e forse in parte rinnegato dai suoi stessi leader, riducendo l’Europa a una unione principalmente economica, fredda e indifferente alla povertà e alle contraddizioni che si sono sviluppate al suo interno, incapace di arginare i populismi demagogici. Perché “essere europei significa credere che siamo al tempo stesso diversi e uniti, che l’Altro è diverso ma uguale. Che le cultura non sono inconciliabili, che siamo capaci di costruire un dialogo e di stringere legami di amicizia cercando ciò che abbiamo in comune”, ritrovando cioè quella matrice greca che univa i due lati del Mare Nostrum.
Ramlet el Bayda, spiaggia di Beirut abbandonata a sé stessa. (Foto di Tmara Saade).
Resort vacanze a La Manga del Mar Menor, laguna costiera nella regione di Murcia, Spagna. (Foto di Nick Hannes).
Nel saggio intitolato Il mare tra le terre, David Abulafia, il più importante storico del nostro mare, afferma che la sua attrattiva e la sua importanza stanno proprio nella sua frammentazione e varietà, che hanno permesso gli scambi culturali e commerciali attraverso cui le sue grandi invenzioni – dal monoteismo al turismo di massa – continuano a influenzare il mondo intero.
In Un naufragio, Annalisa Camilli affronta il tema dell’immigrazione, partendo da un ennesimo fatto di cronaca in acque libiche, per evidenziare l’incapacità del paese nordafricano di prestare soccorso ai migranti, e la complicità dell’Europa, che fa di tutto per cedere ogni responsabilità.
Centro di detenzione per migranti di Tajoura, bombardato nel luglio del 2019 dalle forze del generale Haftar. (Foto di André Liohn).
Un approfondimento sulla strategicità del porto di Tangeri, collocato tra due mari, è il tema di Liberté, toujours di Christian Schüle, che sottolinea la sua nuova centralità economica e portuale. Di cibo parla invece Rachel Roddy in Uno stile di vita, che mette al centro il mito della dieta mediterranea, evidenziando che il prezioso valore della cultura gastronomica del Mediterraneo sta nel mangiare insieme.
Nell’Egeo e nel Mediterraneo Orientale, Grecia e Turchia si guardano in cagnesco fin dalla Guerra d’indipendenza greca di due secoli fa. Ma, in Una faccia, una razza, Zülfü Livaneli, grande musicista e scrittore turco, reputa che i due popoli siano uniti da un sentimento molto profondo che emerge nel momento del bisogno.
Cresciuta sulle rive del mare che, con la guerra civile alle spalle, rappresentava una possibilità di fuga ma anche un confine invalicabile, la scrittrice libanese Hyam Yared ne Il mio Mediterraneo ha imparato a rovesciare lo sguardo, a capovolgere le mappe, aggrappandosi all’idea che la guerra e la pace dipendono dal modo in cui ci immaginiamo il mondo.
Nick Hunt invece in Il freddo, il caldo, il pazzo e l’irascibile analizza i quattro venti del Mediterraneo che, con la loro forte personalità, plasmano usi, costumi, colture, miti e architetture sulle coste: bora, scirocco, mistral e meltemi.
Della tradizionale pesca dei tonni nello Stretto di Gibilterra, si occupa in Oro rosso, Rocío Puntas Bernet: una vera mattanza esplosa da quando è di moda il sushi che ha spinto a nuove forme di allevamento per soddisfare una domanda insaziabile.
Infine, l’ozio delle estati mediterranee che lo scrittore Matteo Nucci, vinto dalla calura accompagnata dal canto delle cicale, indaga quale celebrazione del tempo ‘vuoto’, caratteristica comune cui non si può resistere in Le cicale e il respiro del mondo.
Comunque lo si voglia definire, il Mediterraneo è in difficoltà. Visto dall’Unione europea solo come minaccia e risorsa energetica, è il crocevia di una delle più grandi migrazioni della storia. Mentre ogni anno migliaia di persone la scelgono come meta del turismo in tutte le stagioni, centinaia di migliaia di persone affrontano un drammatico viaggio al contrario per fuggire a guerre, persecuzioni e povertà.
La strada liquida, come era definita da Omero, è sempre più militarizzata, trafficata e inquinata, surriscaldata e ipersfruttata per la pesca. Visto dalle coste nordafricane, il Mare nostrum sembra più un muro che divide due mondi piuttosto che un incrocio di culture.
Il libro sembra suggerire che forse la mediterraneità è più che altro un sentimento, – affascinante, rassicurante e consolatorio – mentre sulle sue coste il tempo continua a scorre diversamente.
Turisti in pole position per il Gran Premio di Montecarlo. (Foto di Nick Hannes).
The Passenger è una raccolta di inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contenporanea di un luogo, reale o astratto, esteso o circoscritto che sia. The Passenger viaggia in lungo e in largo per riportare a casa le testimonianze di scrittori, giornalisti ed esperti internazionali: tante storie e diverse voci che compongono un racconto sfaccettato ed eclettico per scoprire, capire, approfondire, lasciarsi ispirare.
Pescatori sollevano le reti a Zahara de los Atunes, Cadice. (Foto di Laura León Gómez).
LINK
https://thepassenger.iperborea.com/titoli/mediterraneo/
BOOK Info
David Abulafia, Annalisa Camilli, Nick Hunt, Zülfü Livaneli, Matteo Nucci, Rocío Puntas Bernet, Rachel Roddy, Christian Schüle, Hyam Yared (authors
“Mediterraneo”. The Passenger, per esploratori del mondo
Il progetto fotografico è costruito a più voci: Rachel Cobb, Nick Hannes, Laura León Gómez, André Liohn, Alessia Morellini, Piero Percoco, Daniel Rodrigues, Tamara Saade
Iperborea, Milano; Giugno 2023
ISBN: 978-88-7091-854-0
Pag.: 192
Euro: 22,00