Porto Marghera “land” in the city for the centenary of its birth

20 Gennaio, 2018

Porto Marghera, the great industrial area along the lagoon gutter in Venice, is 100 years old. To celebrate the anniversary of what has been one of the most important urban and social transformations of the Venetian territory, a rich program of initiatives has been developed, mainly aimed at knowing what has been for many decades the economic engine of the whole Northeastern area of Italy and that today it is crosses by a long stasis.

Image_01_02_Aree commerciali-Venezia-Porto-Marghera

Commercial port areas. (© Giorgio Bombieri)

Porto Marghera was born in 1917 by a “dream” of a group of private investors who aimed at turning Venice into a “big”, complex, modern and industrial city. On July 23, 1917, the President at the time of the Council of Ministers, Paolo Boselli, Mayor of Venice Filippo Grimani and Count Giuseppe Volpi di Misurata, president of the newborn Società Anonima Porto Industriale di Venice, signed the agreement for the construction of a new port along the lagoon gutter, as an extension of the Venice Maritime Station, built a few decades earlier but soon insufficient to cope with the rise of national maritime, commercial and industrial traffic of great importance for the history of the Italians’ 900. A port designed in a far-sighted and articulated way from its origins in four areas: port and industrial zone, commercial port, oil harbor and new urban residential neighborhood for workers. New productions, linked to the emerging petrochemicals and metalworking industries, were ideally located here, thanks to the ease of access by sea, the presence of infrastructures, the availability of electricity, low-cost labor from inland rural areas and undeniable economic and which supported the take-off of the industrial zone.

Image_03_Canali industriali-Venezia-Porto-Marghera

Industrial channels in Porto Marghera. (© Giorgio Bombieri)

With this act, the creation of the largest industrial and logistic center in northern Italy was started, by intercepting a part of the southern lagoon valleys to build factories, docks, roads and railways that have seen, over the last few decades, the end of complete productive cycles and the reduce of employees. Porto Marghera today remains a highly important economic reality in which more than 10,000 people work: in the crisis of traditional manufacturing sectors, it has faced the development of an “intangible” economy based on tertiary and logistics.

Image_04_05_Containers-Venezia-Porto-Marghera

Container activities. (© Giorgio Bombieri)

But, despite Porto Marghera has been a long-standing presence in the city skyline, it still remains for many – citizens and visitors – a kind of “forbidden city” of about 2000 hectares, of which you know the profile but never seen cross the boundaries.

Image_06_Logistica-Venezia-Porto-Marghera

Logistic area in Porto Marghera. (© Giorgio Bombieri)

Among the initiatives launched at the Centenary, there are conventions, exhibitions, water and land itineraries and a permanent information center at the Antares Pavilion at VEGA Scientific Technological Park of Porto Marghera, which is also the starting point for the itineraries.

Image_07_08_Attivita portuali

Port activities. (© Giorgio Bombieri)

Among them is the open air show “Tracce (traces). 60 photographic images by Giorgio Bombieri”, thanks to which Porto Marghera exits from its borders to enter the city. Sixty large format photographic images (6 meters x 3), realised in the last twelve months and located in several urban areas, mainly along the most popular and “visitable” communication routes of the city, which tell about the places of production, the large areas and Marghera’s urban district.

Image_09_10_11_12_Tracce-Venezia-Porto-Marghera

“Tracce (traces). 60 photographic images by Giorgio Bombieri”. (© Giorgio Bombieri)

An open air exhibition that uses places usually dedicated to advertising to bring citizens into the industrial, port and commercial areas, otherwise inaccessible to most. Beyond the industrial profile of Porto Marghera, made of cobblestones, cranes, commercial ships, and buildings of fascinating architecture and where thousands of people work daily and hundreds of businesses are active in the most diverse sectors, little or nothing is known of the inside. Giorgio Bombieri’s documentation work allows to see “inside” Porto Marghera, beyond the walls and physical barriers surrounding large areas of the port and industrial area. Thanks to these large format images, placed along the main motorways of the highway, it is now possible to enter its 2,000-hectare extension, between the piers, the plants, the internal roads that return the vastness of the area, among its kilometers of roads and railways, and its maritime canals that give rise to urban complexity of extraordinary charm.

Image_13_14_Tracce-Venezia-Porto-Marghera

“Tracce (traces). 60 photographic images by Giorgio Bombieri”. (© Giorgio Bombieri)


Giorgio Bombieri (Venice, 1970) is a photographer at the Cultural Sector of the City of Venice and at the Observatory on the transformation of territory, landscape and society. He has published several documentation, research and research work and exhibited in collective and personal exhibitions.


Head Image: Porto Marghera skyline. (© Giorgio Bombieri)

Porto Marghera “sbarca” in città in occasione del centenario della nascita

Porto Marghera, la grande area industriale ubicata lungo la gronda lagunare di Venezia, compie 100 anni. Per celebrare l’anniversario di quella che è stata una delle più importanti trasformazioni urbane e sociali del territorio veneziano, è stato messo a punto un ricco programma di iniziative principalmente rivolte alla conoscenza di quello che è stato per molti decenni il motore economico dell’intero Nord-Est e che oggi attraversa un lungo momento di stasi.

Aree del porto commerciale. (© Giorgio Bombieri)

Porto Marghera nasce nel 1917 da un “sogno” di un gruppo di investitori privati che puntavano a trasformare Venezia in una “grande” città, complessa, moderna ed industriale. Il 23 luglio del 1917 l’allora presidente del Consiglio dei ministri Paolo Boselli, il sindaco di Venezia Filippo Grimani e il conte Giuseppe Volpi di Misurata, presidente della neonata Società Anonima Porto Industriale di Venezia, firmarono la convenzione per la costruzione di un nuovo porto lungo la gronda lagunare, quale ampliamento della Stazione Marittima di Venezia, costruita pochi decenni prima ma presto rivelatasi insufficiente a far fronte all’aumento del traffico marittimo, commerciale e industriale di dimensioni nazionali, di grande importanza per la storia del ‘900 italiano. Un porto progettato in modo lungimirante e articolato sin dalle origini in quattro settori: porto e zona industriale, porto commerciale, porticciolo dei petroli e nuovo quartiere urbano residenziale per i lavoratori. Nuove produzioni, legate alle nascenti industrie petrolchimiche e metalmeccaniche, trovarono qui collocazione ideale grazie alla facilità degli accessi via mare, alla presenza di infrastrutture, alla disponibilità di energia elettrica, manodopera a basso costo proveniente dall’entroterra ancora rurale nonché agli innegabili vantaggi economici e fiscali che sostennero il decollo della zona industriale.

Canali industriali a Porto Marghera. (© Giorgio Bombieri)

Con quest’atto prese quindi avvio la realizzazione del più grande polo industriale e logistico del nord Italia, interrando una parte delle valli lagunari meridionali per costruire fabbriche, banchine portuali, strade e ferrovie che, nel corso degli ultimi decenni, hanno visto chiudere interi cicli produttivi e ridurre l’occupazione. Oggi Porto Marghera resta una realtà economica di grande rilevanza in cui lavorano oltre 10.000 persone: alla crisi dei settori manifatturieri tradizionali ha infatti fatto fronte lo sviluppo di un’economia “immateriale” basata su terziario e logistica.

Carico e scarico container. (© Giorgio Bombieri)

Ma nonostante Porto Marghera sia una presenza acquisita da molto tempo nello skyline cittadino, resta ancora per molti – cittadini e visitatori – una sorta di “città proibita”, di circa 2000 ettari, di cui si conosce il profilo ma di cui non si sono mai valicati i confini.

Logistica a Porto Marghera. (© Giorgio Bombieri)

Tra le iniziative attivate in occasione del Centenario, vi sono convegni, mostre, itinerari via acqua e via terra e un centro informativo presso il Padiglione Antares al VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Porto Marghera che è anche il punto di partenza degli itinerari.

Attività portuali. (© Giorgio Bombieri)

Tra queste la mostra open air “Tracce. 60 immagini fotografiche di Giorgio Bombieri”, grazie alla quale Porto Marghera esce dai propri confini per entrare in città. Sessanta immagini fotografiche di grande formato (6 metri per 3), realizzate negli ultimi dodici mesi e collocate in diverse aree urbane, principalmente lungo le vie di comunicazione più frequentate e “visitabili” della città, che raccontano i luoghi della produzione, le grandi aree e il quartiere urbano di Marghera.

“Tracce. 60 immagini fotografiche di Giorgio Bombieri”. (© Giorgio Bombieri)

Una esposizione open air che utilizza luoghi e momenti solitamente dedicati alla comunicazione pubblicitaria per portare i cittadini all’interno di aree industriali, portuali e commerciali, altrimenti inaccessibili per i più. Al di là del profilo industriale di Porto Marghera, fatto di comignoli, di gru, di navi commerciali, e di edifici dall’architettura affascinante e dove lavorano quotidianamente migliaia di persone e sono attive centinaia di imprese nei più svariati settori, si conosce poco o nulla dell’interno. Il lavoro di documentazione di Giorgio Bombieri permette di vedere “dentro” Porto Marghera, oltre i muri e le barriere fisiche che circondano ampie aree della zona portuale e industriale. Grazie a queste immagini di grande formato, affisse lungo le principali arterie di traffico autostradale, è oggi quindi possibile entrare nei suoi 2.000 ettari di estensione, tra i moli, negli impianti, nelle strade interne che restituiscono la vastità dell’area, tra i suoi chilometri di strade e di ferrovie, e i suoi canali marittimi che danno vita ad una complessità urbanistica di fascino straordinario.

“Tracce. 60 immagini fotografiche di Giorgio Bombieri”. (© Giorgio Bombieri)


Giorgio Bombieri (Venezia, 1970) è fotografo presso il Settore Cultura del Comune di Venezia nonché presso l’Osservatorio Fotografico sulle trasformazioni del territorio, del paesaggio e della società. Ha pubblicato diversi lavori di documentazione, indagine e ricerca e ha esposto in mostre collettive e personali.


Head Image: Skyline di Porto Marghera. (© Giorgio Bombieri)


Article reference for citation:
ENGLISH Moretti Marta,“Porto Marghera “land” in the city for the centenary of its birth” PORTUS: the online magazine of RETE, n.34, December 2017, Year XVII, Venice, RETE Publisher, ISSN 2282-5789, URL: https://portusonline.org/en/porto-marghera-land-in-the-city-for-the-centenary-of-its-birth ITALIAN Moretti Marta,“Porto Marghera “sbarca” in città in occasione del centenario della nascita” PORTUS: the online magazine of RETE, n.34, December 2017, Year XVII, Venice, RETE Publisher, ISSN 2282-5789, URL: https://portusonline.org/it/porto-marghera-land-in-the-city-for-the-centenary-of-its-birth

error: Content is protected !!