Overtourism and Cruise Tourism in Emerging Destinations on the Arabian Peninsula

Cruise tourism is one of the sectors that has experienced exponential international growth in recent years. Advances in transportation technology, globalization, and the proliferation of low-cost flights have facilitated the expansion of mass tourism driven by the pursuit of leisure and entertainment. While this growth has led to negative economic, environmental, cultural, and social impacts, it has also generated mixed effects on destinations, particularly concerning their accessibility and the availability of services.

An excess of tourism often overwhelms the carrying capacity of destinations, leading to the phenomenon known as overtourism, which is characterized by overcrowding, disregard for local norms, gentrification issues, and, in some cases, growing hostility toward tourists among local communities. This trend has been observed in numerous European cities, including Prague, Amsterdam, Rome, Florence, and Barcelona. Mass tourism-related challenges also extend to the cruise sector, which significantly contributes to overcrowding in well-established destinations such as Venice, Santorini, Dubrovnik, and various Caribbean locations.

Manuela Gutberlet’s volume specifically addresses the issue of overtourism in the Arabian Peninsula, offering a comprehensive theoretical and conceptual analysis based on empirical data gathered at Souq Muttrah, Oman. In recent years, several ports of call in Qatar, Bahrain, Saudi Arabia, the United Arab Emirates, and Oman have gained popularity or are emerging as attractive cruise destinations, presenting new environmental and social challenges.

Her study provides in-depth insights into large-scale tourism development, the rise of mega-cruise tourism in these regions, and its evolution in select emerging destinations. It explores themes such as authenticity, social capital, orientalist stereotypes, local community impacts, tourism spaces, and dynamics of exclusion and inclusion. The text extensively examines the sociocultural, economic, and spatial challenges posed by international tourism development, analyzing power relations from multiple perspectives over time.

Employing a micro-sociological analysis, the volume calls for a reassessment of contemporary tourism planning—often exploitative—by advocating for holistic, participatory, and mindful approaches aimed at greater diversification and resilience. Consequently, it offers an innovative contribution to the planning and development of tourist destinations, communities, and spaces, particularly in rapidly evolving tourism contexts such as the Arabian Peninsula.

Il turismo crocieristico è uno dei settori che negli ultimi anni ha registrato a livello internazionale una crescita esponenziale. Lo sviluppo tecnologico nei trasporti, la globalizzazione e la proliferazione di voli low-cost hanno favorito l’espansione di un turismo di massa caratterizzato dal desiderio di svago e divertimento, producendo da un lato impatti negativi dal punto di vista economico, ambientale, culturale e sociale, dall’altro effetti contrastanti sulle destinazioni in relazione alla loro accessibilità e alla disponibilità di servizi.

Un “eccesso di turismo” che spesso supera la capacità di accoglienza delle destinazioni, provocando il cosidetto fenomeno dell’overtourism caratterizzato da sovraffollamento, mancato rispetto delle norme locali, problemi di gentrificazione, e in alcuni casi una crescente ostilità nei confronti dei turisti da parte della comunità locale. Questo è accaduto ade esempio in molte città europee, come Praga, Amsterdam, Roma, Firenze, Barcellona. Fenomeni legati al turismo di massa hanno riguardato anche il settore crocieristico, che contribuisce significativamente al sovraffollamento in molte destinazioni consolidate, tra cui Venezia, Santorini, Dubrovnik e numerose località caraibiche.

Il volume di Manuela Gutberlet affronta in particolare la questione dell’overtourism nella Penisola Arabica, proponendo un’analisi approfondita, teorica e concettuale, basata su dati empirici raccolti in Souq Muttrah, Oman. Negli ultimi anni, alcuni porti di scalo in Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Oman hanno guadagnato molta popolarità, o stanno emergendo nel circuito delle crociere come destinazioni attrattive, portando quindi nuove sfide ambientali e sociali.

Il suo studio offre approfondimenti dettagliati sullo sviluppo turistico su larga scala, sulla nascita del mega-turismo crocieristico in queste regioni e sulla sua evoluzione in alcuni destinazioni emergenti, esplorando temi come l’autenticità, il capitale sociale, gli stereotipi orientali, gli impatti sulle comunità locali, gli spazi turistici e le dinamiche di esclusione/inclusione. Nel testo vengono ampiamente descritte le sfide socioculturali, economiche e spaziali che lo sviluppo del turismo a livello internazionale comporta, analizzandone le relazioni di potere da diverse prospettive e nel tempo.

Avvalendosi di un’analisi micro-sociologica, il volume invita a ripensare la pianificazione e lo sviluppo turistico attuale – spesso sfruttato – promuovendo approcci olistici, partecipativi e consapevoli, finalizzati ad una maggiore diversificazione e resilienza. Offre quindi un contributo innovativo anche in termini di pianificazione e sviluppo delle destinazioni turistiche, delle comunità e degli spazi in cui il turismo si evolve rapidamente, come accaduto nella Penisola Arabica.

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