Scenari delle città portuali durante e dopo il COVID-19

8 Novembre, 2020

L’idea lanciare il ciclo di webinar “Port-city scenarios during and after the Covid-19” sull’impatto della pandemia nelle città portuali maturò quando fu rinviato il 33° Meeting di RETE, organizzato in collaborazione con il Comune di Livorno e inizialmente previsto nel mese di maggio 2020 nella città toscana. Si pose la scelta tra realizzare il Meeting on line -via internet- nelle date previste oppure rinviarlo a dopo l’estate confidando nella conclusione della pandemia. Allora, con Barbara Bonciani -Assessore al porto, integrazione porto citta, università e innovazione, relazioni internazionali del Comune di Livorno- e Rinio Bruttomesso -Presidente di RETE-, optammo per una soluzione di sintesi con il rinvio dell’evento ad ottobre e un percorso di avvicinamento attraverso un ciclo di webinar.

Già da marzo 2020 fu chiaro che l’impatto del COVID-19 sarebbe stato particolarmente forte sulle città portuali a causa della loro natura aperta di gateway mare-terra che è senza dubbio una ricchezza da tanti punti di vista ma che, in uno scenario di pandemia, può esser un elemento di debolezza molto pericoloso.

Le città portuali, in tal senso, rappresentano laboratori privilegiati per l’approfondimento conoscitivo degli impatti del COVID-19 a livello economico, sociale, ambientale, sul sistema porto-città, sui sub-sistemi, sugli elementi e sulle relazioni.

Contemporaneamente, al tempo del Coronavirus, la città-porto può essere una maschera d’ossigeno per salvare la vita delle nostre comunità, non solo perché consente l’approvvigionamento di beni necessari e strumenti salvavita, ma perché può assurgere a risorsa strategica per reagire e ripartire, costruendo resilienza fisica e di comunità, funzionale e relazionale.

All’interno del ciclo di webinar “Port-city scenarios during and after the Covid-19”, la comunità scientifica di RETE, espressione di saperi e punti di vista differenti ma complementari, rappresentativa di molte realtà geografiche, si è voluta interrogare su una serie di temi:

  • cosa sta accadendo nelle città-porto del mondo a causa del COVID-19?
  • quali saranno e quanto dureranno gli effetti del COVID-19?
  • che impatto sta avendo il lockdown sui traffici marittimi?
  • che ruolo possono avere nella gestione dell’emergenza le autorità portuali?
  • come stanno cambiando e come cambieranno le relazioni tra porto e città?
  • come stanno reagendo le comunità urbano marittime?
  • come si sta modificando e come si modificherà il paesaggio urbano portuale?
  • potrebbero esserci una minore pressione ecologica?
  • in che modo l’emergenza potrebbe trasformarsi in opportunità?

La ricchezza dei contenuti affrontati nei webinar grazie all’alto profilo dei partecipanti ha suggerito di raccogliere i contributi su PORTUS, il Magazione di RETE.

Il primo webinar si tenne il 4 maggio, moderato da chi scrive, con la partecipazione di Pietro Spirito (Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale), Barbara Bonciani (Assessore al Porto del Comune di Livorno), Giuseppe Tarzia (Direttore Marittimo della Toscana e Comandante del Porto di Livorno), José Luis Estrada (Estrada Port Consulting – Barcellona, ex Presidente di RETE).

Nell’ambito del primo webinar si colloca il contributo di Pietro Spirito “The integrated and intermodal node in a post pandemic scenario” che si focalizza sul ruolo delle infrastrutture e su una loro possibile vocazione intermodale atta a favorire il funzionamento sistemico delle grandi aree metropolitane. Nello scenario pandemico, interazione, cooperazione e coordinazione diventano parole chiave per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo locale sostenibile.

Sulla stessa prospettiva si pone Barbara Bonciani, nel doppio ruolo politico e scientifico, con il contributo “Ripensare la governance città-porto in tempo di Covid-19: la riposta del Comune di Livorno alla crisi” nel quale sottolinea quanto la coesione, il senso di comunità e l’integrazione tra saperi e competenze siano necessari per minimizzare l’impatto del COVID-19 sul tessuto socio economico delle città portuali.

Il terzo contributo scaturito dal primo webinar è “El rol de las Autoridades Portuarias en la gestión de la pandemia en España” di José Luis Estrada che presenta alcune misure adottate dalle pubbliche amministrazioni per mitigare gli effetti del COVID-19 sul sistema portuale spagnolo: misure finanziarie per fornire liquidità alle imprese, requisiti minimi di traffico, riduzione dei tassi di occupazione e di attività nelle concessioni portuali, riduzione dei tassi di utilizzo e stoccaggio, con particolare sensibilità ai terminal e al traffico passeggeri.

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Primo webinar organizzato da RETE in collaborazione con CNR – National Research Council, Comune di Livorno e ADSP Central Thyrrenian Sea.

Il secondo webinar del 18 maggio vide la partecipazione di Rinio Bruttomesso (Presidente di RETE), Vicent Esteban Chapapria (Professore dell’Universidad Politecnica de Valencia), Stephen Ramos (Professore dell’University of Georgia), Fernando Puntigliano (Professore della Universidad Católica del Uruguay), Roberto Rocco (Professore della Delft University of Technology), moderati da Carola Hein (Professoressa della Delft University of Technology, Scientific Editor di PORTUSPlus, Direttrice di PortCityFutures).

Dal secondo webinar, il primo contributo è “Port Futures in Postnormal Time(s)” di Stephen Ramos, il quale definisce un nuovo modo di osservare il periodo di transizione nel quale stiamo vivendo attraverso il riferimento al tempo Post-Normale. Per Ramos si tratta del nuovo tempo COVID-19 che è agile e reattivo, ben diverso da quello standardizzato e regolare a cui i commerci internazionali sono abituati. I porti si trovano a svolgere un ruolo importante nella definizione di questa nuova scansione temporale ed è necessario che diventino dinamici, pluralistici e complessi con l’obiettivo di formare reti.

Nel secondo contributo “Effects of COVID-19 on city and port plans. Valencia” Vicent Esteban riporta gli effetti del COVID-19 su porti e città con una prospettiva sul concetto di “interruzione” e in riferimento alle possibili declinazioni del termine nello scenario pandemico. Segue un’analisi mirata sulla città di Valencia, città che produce circa l’11% del PIL spagnolo e il cui porto rappresenta quasi il 2,3% dell’impatto socio-economico della regione. Porto e città di Valencia dovrebbero diventare i facilitatori del dialogo tra i comuni dell’area metropolitana, il governo regionale, gli agenti marittimi, le associazioni imprenditoriali anche rafforzando la collaborazione con le università.

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Secondo webinar organizzato da RETE in collaborazione con LDE Port City Future, DELFT University of Technology, University of Georgia, Universidad Católica del Uruguay, Universidad Politécnica de Valencia.

Il terzo webinar si tenne il 1 giugno, moderato da Roberto Converti (Decano della Facultad de Arquitectura y Diseño UADE de Buenos Aires), con gli interventi di Rinio Bruttomesso, Victoria Nuviala (Universidad de Buenos Aires, International Council of Polar Heritage, ICOMOS), Roger Rios (Programa Integral para el Desarrollo de las Ciudades Portuarias PROCIP-UNED, Costa Rica), Luis Ascensio (Consulente internazionale in governance, informatica e pianificazione dei sistemi di trasporto, Santiago del Chile), Edmundo Hernandez Rojas (Comité de Desarrollo Urbano y Territorial del Colegio de Arquitectos de Chile), Jorge Metz (Comité Intergubernamental Coordinador de la Cuenca del Plata – Argentina, Bolivia, Brasil, Paraguay, Uruguay), Adilson Luiz Goncalves (Instituto Superior de Educação Santa Cecília e Nodo Avanzato di Santos Brasil).

Nel corso del terzo webinar, introdotto da Rinio Bruttomesso e Roberto Converti, i porti sono stati riconosciuti come “Acceleratori di futuro” durante e dopo la pandemia, aprendo spunti di riflessione e visioni originali.

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Terzo webinar “Aceleradores de futuro”, organizzato da RETE in collaborazione con Roberto Converti, Vicepresidente RETE LATAM.

Il primo intervento è di Roger Rios Duarte che, con il suo contributo “Canal de Panamá / COVID-19: dinámicas económicas e impacto regional”, analizza la storia socio-economica del Canale di Panama dalla sua costruzione fino ad oggi, iniziando dai primi studi voluti da Carlo I di Spagna e richiamando l’approccio teorico di Adam Smith.

A seguire, Jorge Metz nella relazione “Proteccionismo vs Globalización. Apertura hacia las asociaciones regionales” discute della necessità di affrontare le criticità transfrontaliere proprie degli Stati dell’America Latina compresi all’interno del Bacino Uruguay, Paraguay, Argentina, Brasile e Venezuela, avanzando proposte per progetti nazionali e regionali che abbiano come scopo la realizzazione di programmi e azioni strategiche per la protezione e la riabilitazione del bacino stesso.

L’intervento “Large Scale Territories, the Port-City of Santos and the Accelerators of the Future” di Adilson Luis Gonçalves illustra la situazione nella città di Santos (Brasile) anche attraverso analisi SWOT della pandemia in atto, così come dei cambiamenti tecnologici nel commercio internazionale, nella logistica, nella sostenibilità della città-porto. Il futuro del porto di Santos e del rapporto con la città si presenta incerto e legato all’intenzione del governo federale di privatizzare alcuni porti. Diventa cruciale, qualunque sia l’esito di questa contrattazione, che porto e città continuino ad affrontare sfide comuni per garantire la loro espansione sostenibile e il mantenimento del loro ruolo di leader sulla scena nazionale e internazionale.

Il quarto webinar del 22 giugno, moderato da chi scrive, ha visto la partecipazione di Rinio Bruttomesso, Carola Hein, Josef Konvitz (University of Glasgow e OECD Regulatory Policy Program Paris), Roberto Converti e Horacio Terraza (Urban and Cities Specialist of The World Bank, Washington).

Il quarto webinar ha visto la partecipazione, tra gli altri, del professor Josef Konvitz che ha fortemente influenzato gli studi di chi scrive. Nel suo contributo “Port Cities and Crisis: Reflections on What Covid-19 Revealed”, Konvitz riporta una specifica analisi della dimensione porto-città all’interno nello scenario attuale attraverso diversi fattori. In particolare, si sofferma sul calo della domanda di importazioni e chiusura delle frontiere, ridefinizione delle catene di approvvigionamento; gli stati insulari che hanno rischiato l’isolamento; i porti, da porte d’ingresso o rifugio diventati una barriera; la rigenerazione economica dei waterfront che non può più contare solo sul turismo e sull’industria congressuale. Ora la geopolitica in ogni regione del mondo dovrebbe essere orienta ad accogliere le persone, riequilibrare la domanda e l’offerta, rinnovare il patrimonio di innovazioni. “The vitality and creativity of port cities – conclude Konvitz – will be the best signs that the next chapter in civilization is being written”.

A conclusione del ciclo di interventi previsti nel webinar, Horacio Terraza, nel contributo “Ciudades Portuarias y COVID-19 en Latinoamérica”, delinea un quadro omogeneo e coerente degli impatti che la pandemia sta avendo sulle città portuali latinoamericane. Terraza si sofferma sul contesto socio-economico analizzando tre casi studio: il Barrio31 a Buenos Aires (Argentina), i Bañados nella città di Asunción (Paraguay) e la Ciénaga de la Virgen a Cartagena (Colombia). In questi tre scenari di città portuali, gran parte della popolazione risiede in quartieri difficili ai margini delle aree portuali, nei quali i municipi e i governi nazionali stanno realizzando studi o finanziando direttamente progetti di rigenerazione urbana. Nella prospettiva di ricostruzione post COVID, risulta necessario rimettere al centro la pianificazione urbanistica secondo una prospettiva olistica del “haga ciudad” (fare città).

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Quarto webinar organizzato da RETE, in collaborazione con CNR – National Research Council, DELFT University of Technology e UADE – Universidad Argentina de la Empresa, dedicato agli scenari futuri per le città portuali.

Il quinto seminario si è tenuto il 7 settembre 2020 con la riproposizione dei del secondo webinar ma in lingua spagnola e gli interventi di Vicente Esteban, Stephen Ramos e Fernando Puntigliano.

Nelle pagine che seguono, ben dieci contributi di alto livello tecnico e scientifico, alcuni dei quali sono stati anticipati dal blog Port City Futures che ha collaborato all’organizzazione del secondo webinar, si offrono alla comunità di RETE come punto di partenza per una rotta comune di approfondimento conoscitivo, visioni integrate alle scale globale e locale, definizione di strategie mirate.

Per affrontare, insieme, le sfide che pongono le città porto in un mondo che dopo la pandemia non sarà più lo stesso.

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Quinto webinar promosso dall’Universidad Católica del Uruguay, in collaborazione con RETE e LED Port City Future, con la partecipazione di Vicent Esteban – Professore dell’Universidad Politécnica de Valencia, Stephen Ramos – Professore dell’University of Georgia, e Fernando Puntigliano – Professore dellUniversidad Católica del Uruguay.
 


Head image: Navi da crociera nel Porto di Alicante.

Article reference for citation:
CLEMENTE Massimo, Scenari delle città portuali durante e dopo il COVID-19 PORTUS: the online magazine of RETE, n.40, October 2020, Year XX, Venice, RETE Publisher, ISSN 2282-5789, URL: https://portusonline.org/it/scenari-delle-citta-portuali-durante-e-dopo-il-covid-19/

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