La trilogia sulla Insularità inaugurata dall’Istituto per l’Architettura del Mediterraneo nel 2023 con il tema “Identità” e proseguita nel 2024 con “Patrimonio e Memoria“, conoscerà nel settembre 2025 un nuovo e ultimo approfondimento tematico con il convegno dal sottotitolo “Attraversamenti”.
La manifestazione – che si svolge nella cornice di Casa Lezza, una villa storica affacciata sul porto di Ischia e sede della Fondazione Lezza-Monaco – vuole richiamare l’attenzione sulle diverse, possibili declinazioni dei concetti di “Insularità“, riferendosi nel caso specifico agli “Attraversamenti” quali espedienti di superamento di limiti e barriere, reali e mentali.
Insulare è una condizione fisica e materiale, che si fa mentale e spirituale. L’isola delimita, stabilendo un dentro e un fuori, un’inclusione e un’esclusione. Nell’isolarsi si determina una distanza e una differenza. Si acquisisce una consapevolezza singolare, una autonomia e una autosufficienza che può comportare il rischio del solipsismo. Nell’isolarsi si percepisce l’altro come appartenente a un mondo diverso, inaccessibile e spesso incomprensibile. Questa sorta di chiusura e di rifiuto produce, come contropartita, una curiosità inappagata.
Secondo Predrag Matvejević “la peculiarità comune alla maggior parte di esse [delle isole] consiste nell’attesa di ciò che accadrà. Anche le più piccole attendono almeno la nave che deve accostare, le notizie che porta: lo spettacolo o l’avvenimento. Gli isolani hanno più tempo per attendere che non gli altri: l’attesa è il contrassegno del loro tempo”.
Per definizione, l’isola è un mondo in miniatura, dove gli avvenimenti si susseguono in tempi lunghi, quasi sempre scanditi dall’esterno. Al suo interno, l’isola è un microcosmo chiuso in sé, immobile nel tempo e resistente al cambiamento. Gelosa della propria identità, l’isola guarda con sospetto il forestiero, memore inconsapevole, forse, di assalti di secoli passati, e di violenze, di razzie, di privazioni, di sopraffazioni. L’identità definisce una appartenenza e stabilisce un codice di comportamento che, nonostante le sopravvenute, inevitabili aperture all’esterno, segna ancora un limite, marca ancora una differenza assimilabile a una diversità.
Gli “Attraversamenti”, del mare esterno ma anche della terra interna, costituiscono il modo per superare l’isolamento, e magari per scoprire, con sorpresa, un’identità e un destino comune. Con questa finalità la Fondazione Lezza-Monaco ha lanciato una Call for Abstract (http://www.isamweb.eu/call_25.aspx) per la proposta di elaborazioni teoriche, produzioni progettuali ed espressioni artistiche finalizzate ad arricchire di contenuti l’iniziativa ischitana.
Maggiori Informazioni:
Website: http://www.isamweb.eu/