Venezia, città di particolare interesse dal punto di vista turistico e culturale, ha registrato un incremento esponenziale del traffico passeggeri presso la Stazione Marittima, attestandosi come home port per eccellenza in Italia.
Il settore crocieristico concorre sia a diversificare la base economica della città lagunare (il 76% dell’occupazione attivata dalle crociere non dipende dalla spesa turistica dei crocieristi), sia a incrementare l’economia turistica (600.000 turisti crocieristi si collocano nella parte più ricca degli oltre 20 milioni di visitatori annui di Venezia). Si tratta quindi di un comparto economico che ha un impatto notevole sul territorio e che deve essere preservato garantendo competitività, equilibrio territoriale e sviluppo sostenibile.
Turismo e crociere in Laguna: i numeri
I dati degli ultimi 7 anni (2006-2013) indicano che il turismo crocieristico veneziano è cresciuto ininterrottamente ad un tasso medio annuo del 9,3%. Si è passati dalle 425 crociere con 885.664 passeggeri del 2006 alle 629 crociere con 1.617.000 passeggeri del 2010 (con una media di 2.570 passeggeri a nave). In particolare nel corso del 2010 e nel 2011 il numero delle grandi navi che sono entrate in Laguna e hanno attraversano la città è aumentato in maniera esponenziale; nel 2011 sono stati sfiorati i 2.000.000 di passeggeri con 796 crociere. Oggi i crocieristi si attestano sulle 1.776.000 unità (dati Febbraio 2013)
Sotto il profilo infrastrutturale, tra interventi di recupero, riconversione e nuova realizzazione il porto passeggeri di Venezia-Marittima è servito oggi da 8 terminal passeggeri distribuiti su 7 banchine (per una lunghezza complessiva di 3.450 m) capaci di accogliere altrettante navi.
È prevista inoltre nel breve periodo la ristrutturazione del fabbricato 109/110, attualmente utilizzato come magazzino per lo stoccaggio e destinato nel prossimo futuro alle crociere.
L’intervento renderà disponibile una ulteriore stazione passeggeri autonoma sulla banchina Tagliamento, in grado di servire in maniera più efficiente la presenza contemporanea di due navi ormeggiate rispettivamente di fronte al terminal 107/108 e al futuro terminal 109/110.
Il terminal 103 all’interno del porto passeggeri di Venezia, utilizzato come struttura di servizio per le crociere ma anche come spazio espositivo e centro congressi.
Gli investimenti sul territorio e sul settore turistico
Dal punto di vista degli investimenti, in particolare l’Autorità Portuale ha investito sul settore delle criciere dal 1997 ad oggi oltre 141 milioni di euro (30 milioni solo per migliorare l’accessibilità nautica e terrestre) e si è impegnata in diversi progetti finalizzati alla bonifica del territorio, alla realizzazione di infrastrutture portuali destinate allo sviluppo, al potenziamento dei servizi logistici e intermodali, al recupero di zone e di edifici dismessi.
Venezia ha scelto di spostare il traffico commerciale a Porto Marghera, mentre le strutture e le attività legate alle crociere sono state concentrate nelle aree della Stazione Marittima, oggetto di notevoli investimenti negli ultimi anni. La realizzazione di nuove opere infrastrutturali finalizzate a consolidare la quota di mercato detenuta da Venezia nel settore crocieristico risponde all’ampio margine di benefici dato dal connubio fra i servizi passeggeri e altre attività commerciali e turistiche collaterali, che in diverse città confermano il legame prezioso fra la città e il porto.
Una nave da crociera attraccata nella Stazione Marittima di Venezia. (© Fabio Dal Sie)
Non va tuttavia sottovalutato un altro aspetto del settore crocieristico, che in rapida e continua crescita in particolare sulle coste dell’Adriatico offre senza dubbio interessanti opportunità economiche, ma allo stesso tempo produce esternalità negative (strutturali, derivate del processo di costruzione e da operazioni portuali, etc.) con un significativo impatto ambientale e sociale sui luoghi di destinazione. Genera infatti ricavi dovuti alle spese dei turisti-crocieristi in città e alle spese delle compagnie di crociera relative ad approdo, stazionamento e rifornimento delle navi, ma allo stesso tempo costi, misurabili e non, legati al traffico navale (all’inquinamento dell’aria, delle acque e agli effetti dei gas serra sul cambiamento climatico, etc.) con impatti che spesso si moltiplicano in modo esponenziale.
L’esigenza di realizzare un nuovo porto crocieristico per rispondere alle crescenti necessità del territorio (aumento della domanda nel settore crocieristico, aspetti sociali, integrazione urbana, recupero funzionale, sviluppo sostenibile, etc.) potrebbe portare ad ipotizzare da un lato il consolidamento di quella che per i turisti a livello internazionale è diventata una “porta” di accesso alla città lagunare e dall’altro a prendere invece in considerazione la necessità di valutare nuovi e idonei spazi per l’arrivo e lo sosta di navi di dimensioni sempre maggiori.
Grandi navi da crociera nel porto di Venezia. (© Fabio Dal Sie)
Nel primo caso, in cui la scelta – che potrebbe far riferimento al breve-medio periodo – riguarderebbe il consolidamento degli spazi dedicati attualmente al settore passeggeri, occorre sottolineare che l’Autorità Portuale di Venezia sta investendo da diversi anni su questo asset, in un’ottica che non guarda solo all’aspetto commerciale, ma anche alla funzione urbana che possono avere aree portuali parzialmente dismesse come quelle di Santa Marta e San Basilio, oggi a disposizione della città e dell’università.
In particolare il progetto per il nuovo garage multipiano (2.300 posti auto in parte destinati ai residenti, alle attività portuali e ai turisti) previsto nell’area dell’ex deposito locomotive, a nord della Stazione Marittima, ne è un esempio. Un garage praticamente interrato sul quale saranno realizzate piazze urbane e parchi verdi per la città, integrato con nuove strutture ricettive, direzionali e commerciali, con un auditorium, una piscina, spazi culturali ed espositivi, e altri servizi che permetteranno al terminal di essere fruibile anche ai residenti. Un’opera architettonica che utilizza soluzioni innovative e che sarà strettamente connessa con il People Mover, che collega l’area parcheggio del Tronchetto a Piazzale Roma.
L’area industriale e portuale di Porto Marghera affacciata sulla Laguna e prossima al centro storico di Venezia e alla sua terraferma, dove nel medio-lungo periodo si ipotizza di trasferire il porto delle crociere.
Nel secondo caso, con la finalità di ridurre le esternalità negative prodotte dal turismo crocieristico, che sono piuttosto elevate nel contesto specifico lagunare, e riconoscendo un progetto di portualità nel centro storico veneziano insostenibile anche in rapporto al “gigantismo” delle navi, si sta valutando attentamente l’ipotesi di un trasferimento del porto crociere in altre aree limitrofe al centro storico della città, ad esempio a Porto Marghera – scelta che implicherebbe necessariamente un riferimento al medio-lungo periodo – e identificando, nel contesto attuale delle complesse dinamiche turistiche e dei modelli di gestione urbana, le condizioni tali per cui l’innesto del settore crocieristico in una nuova area portuale possa diventare elemento generatore o occasione per realizzare interventi sostenibili, tali da produrre effetti positivi multi-ambito su ampie porzioni del territorio limitrofo.
Head Image: Una veduta della Stazione Marittima di Venezia che ospita 8 terminal passeggeri distribuiti su 7 banchine portuali.