La storia di Genova è la storia del legame della città col mare, inteso come attività, mestieri, economia e tradizione, ma anche come relazione fisica. La fisicità di questo legame, dall’epoca dell’industrializzazione, è stata segnata da soluzioni di continuità, in particolare nella parte di costa interessata dalle attività produttive e commerciali, che si sono sviluppate in condizioni di forte pressione. L’evoluzione post industriale ha indotto necessariamente il ripensamento di tali relazioni, a tal punto che gli anni Novanta si sono connotati con operazioni importanti di riconversione, che hanno rispecchiato da una parte i caratteri e dall’altra le contraddizioni dei mutamenti socioeconomici in atto.
Gli interventi realizzati nell’area del Porto Antico dal 1992 al 2004.
Il tema del recupero del legame città – mare è entrato significativamente in gioco nel momento in cui si è avviata la riqualificazione delle aree dismesse interessate da pesanti presenze di origine industriale: si pensi, ad esempio, alle aree ex Ilva di Cornigliano che a seguito della riconversione dello stabilimento a polo siderurgico con lavorazione unicamente a freddo ha riconsegnato oltre 300.000 m² alla disponibilità pubblica; di queste aree una porzione posta a mare della ferrovia sarà destinata ad attività portuali, mentre le restanti saranno destinate a nuova viabilità di scorrimento est-ovest,alla realizzazione di una nuova stazione ferroviaria e a funzioni urbane.
Il minore dei due gasometri di Cornigliano a terra in seguito all’abbattimento (2007).
Numerose trasformazioni ritenute strategiche per il rinnovamento della città-porto sono state avviate già da alcuni decenni, sollecitate da due diverse tendenze, che non di rado si sovrappongono generando ora situazioni di conflitto ora situazioni di complessa sostituzione.
Si pensi ad esempio alla realizzazione del grande terminal contenitori VTE di Voltri, inaugurato nel 1992, che ha fornito l’occasione, contestualmente allo spostamento della linea ferroviaria, per la realizzazione dell’ampio specchio acqueo della Fascia costiera di Prà, destinata a spazi per attività sportive, verde e servizi per il ponente cittadino.
Gli anni Novanta hanno assistito infatti da un lato alla riorganizzazione delle attività portuali (commerciale, industriale e petrolifera, di servizio ai passeggeri, peschereccia, turistica e da diporto) e la loro conseguente ritrattazione dai tratti costieri più densamente popolati, dall’altro alla progressiva espansione e specializzazione delle attività ricreative, turistiche e culturali.
In tal senso si può affermare che negli anni Novanta è iniziata, seppur per singoli episodi significativi, la transizione da una visione puramente funzionale delle aree costiere ad un più esaustivo approccio strategico, che trova nella fruizione della collettività e nel progetto del paesaggio uno dei principali punti di interesse.
L’abbattimento del silo granario di Ponte Parodi.
Le opere più significative in tal senso hanno riguardato il processo di recupero del mare da parte della città storica, che ha avuto inizio con le opere avviate con le Celebrazioni Colombiane del 1992. Il primo obiettivo è stata la connessione fisica e funzionale tra il centro storico e il porto antico, con l’opportunità dell’affaccio diretto sul mare, trasformazione che ha modificato in modo rilevante la qualità di vita dei genovesi, l’immagine e l’offerta turistico-culturale della città stessa.
Genova capitale della Cultura 2004. La fermata della metropolitana di San Giorgio
Gli interventi, nel Porto Antico di Genova, vanno dalle trasformazioni delle aree dell’Expò, con la realizzazione dell’Acquario, della Darsena comunale, dell’area Morosini (porto turistico), della Facoltà di Economia e Commercio in Darsena, fino alla demolizione del dismesso silos granario di Ponte Parodi in prospettiva della riconversione della banchina portuale, destinata a diventare una grande piazza polifunzionale sull’acqua (UN Studio Van Berkel & Bos, vincitori del Concorso Internazionale del 2001).
Il progetto di UN Studio per la riconversione di Ponte Parodi.
Si ricordano ancora interventi come il riordino del litorale di Voltri, con la ricollocazione di attività incompatibili con l’abitato, e lo sviluppo della passeggiata a mare, o la realizzazione della Nuova Marina di Sestri Ponente. Infine in epoca più recente, nel 2009, si rammenta la realizzazione del padiglione B della Fiera di Genova,su progetto Ateliers Jean Nouvel, un edificio fronte mare, pensato per fornire superfici di pregio al quartiere fieristico e per garantirne l’integrazione sul lato sud con il mare stesso.
Il padiglione B realizzato di recente alla Fiera di Genova su progetto di Jean Nouvel.
References
Genova Urban Lab – Renzo Piano
https://www.youtube.com/watch?v=RPoMaRDldfQ
Biennale Urbanisti – Richard Burdett e Anna Iole Corsi presentano il PUC di Genova
https://www.youtube.com/watch?v=lnDsMt1Q8NoRP
Urban Center di Genova – PUC
https://www.urbancenter.comune.genova.it/group/838
Urban Center di Genova – Programmi e interventi
https://www.urbancenter.comune.genova.it/node/20
Trasformazioni del Porto Antico
https://www.urbancenter.comune.genova.it/node/261
Waterfront
https://www.urbancenter.comune.genova.it/node/257
Head Image: Il vecchio porto di Genova prima delle trasformazioni del 1992.