Investire in infrastrutture, priorità per l’Europa

10 Giugno, 2015


Molti degli articoli di questo numero della rivista Dossier UE, a cura di SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), lasciano riflettere su quanto sia importante puntare sullo sviluppo delle infrastrutture marittime in questo momento storico della nostra economia. SRM da tempo sostiene questa linea di policy e questo numero della rivista vuol dare voce e sostegno a tali messaggi.

Questo numero si apre infatti con l’intervento del presidente del Banco di Napoli, Maurizio Barracco alla conferenza di Napoli Shipping and The Law, nel quale ha rimarcato la centralità del Mediterraneo dove transita il 19% del traffico mondiale e dove il progetto inerente il raddoppio del Canale di Suez darà ulteriore slancio al commercio estero e al traffico navale del nostro continente e l’Italia, con il Mezzogiorno in prima fila, deve cogliere l’opportunità che si prospetta.

Un’Italia ed un’Europa protagoniste del traffico marittimo mondiale, come ricorda anche Confitarma nel suo saggio tratto dai principali spunti emersi durante l’assemblea annuale. Ma questo numero di Dossier UE effettua anche analisi di fenomeni che stanno modificando gli assetti mondiali della portualità con ripercussioni anche sul nostro Paese. I ricercatori di SRM hanno analizzato l’evoluzione delle grandi alleanze container nel settore marittimo e il comportamento strategico dei porti francesi che stanno guardano al Mediterraneo sempre con grande interesse per il loro business.

Importante è il contributo di Jonathan Williams il presidente di FONASBA (Federation of National Association of Ship Brokers and Agents, con sede a Londra) che con la sua intervista ha approfondito temi molto caldi e connessi allo sviluppo della Maritime Economy, fornendoci la visione degli Agenti che hanno il polso del trend dei trasporti via mare. Molto interessante anche l’articolo del prof. Jens Froese della Bremen University che è focalizzato sul progetto Green Efforts sui terminali e sui porti, mettendo in risalto gli aspetti relativi alla sostenibilità e all’ambiente per le infrastrutture marittime.

Se si parla però di export e logistica dobbiamo anche richiamare quei settori e quei driver che rappresentano l’industria del Mezzogiorno e quindi l’Agroalimentare e l’Automotive: al primo è dedicato un saggio dei ricercatori di SRM sulla Campania, al secondo un’intervista realizzata grazie ad Intesa Sanpaolo. Infatti, in questo numero del Dossier Unione Europea, prosegue la linea editoriale sull’internazionalizzazione, dedicata alle eccellenze imprenditoriali europee, curata in collaborazione con la Divisione Banche Estere del Gruppo. Abbiamo incontrato quindi Lorenzo Rumiz, Manager della Brovedani Slovakia del settore Automotive. Il Gruppo, che ha sede a San Vito al Tagliamento in Friuli Venezia Giulia, ha scelto come prima nazione per internazionalizzarsi la Slovacchia, dove è ormai insediata da più di 10 anni.

Proseguono le collaborazioni strutturali con l’area Mezzogiorno di Confindustria e con l’EPEC della BEI con due articoli di grande attualità. Il saggio di Confindustria approfondisce i contenuti dell’Accordo di partenariato (AdP) dell’Italia adottato dalla Commissione Europea il 29 ottobre 2014. L’EPEC, invece, ci fornisce un quadro dell’utilizzo del partenariato pubblico privato in Europa con i settori ed i Paesi ove tale forma finanziaria è più applicata.


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